Hai appena concluso il tuo percorso di studi, non vedi l’ora di trovare un’occupazione, sei pronto a mandare il tuo cv ovunque ad affrontare il tuo primo colloquio di lavoro dopo la laurea.
Ecco allora che cominciano le domande. Cosa faccio? Andrà bene il mio curriculum? Come mi preparo per il mio primo colloquio? Cosa possono chiedermi e cosa posso rispondere?
In questo articolo troverai risposte ed incoraggiamento per affrontare il tuo primo “battesimo” nel mondo del lavoro.
Calma e sangue freddo
Dopo anni di impegno, ansie e patemi d’animo, hai concluso il tuo percorso di studi. Passata l’emozione del giorno dei festeggiamenti, permane in te molta, ma molta adrenalina. Possiamo definirla voglia di cominciare ad entrare nel “mondo che conta”. Ebbene, è proprio in questo momento di euforia che risulta quanto mai indicato fermarsi un attimo a riflettere. Avere energia positiva è un’ottimo punto di partenza, ma la cosa più importante è non disperderla inutilmente e cercare di confluirla nella migliore opportunità personale di vita e di lavoro.
Potrà sembrare banale ma è proprio in questo momento che devi fermarti e goderti un po’ di meritato riposo. Questo, che al momento potrà sembrarti tempo perso, in realtà ti servirà per recuperare le forze e soprattutto per evitare di intraprendere carriere o percorsi sbagliati, per colpa della fretta di trovare un’occupazione.
Invio del CV: aspettative e realtà
Il CV, spesso demonizzato, può dire molto, poco o addirittura nulla di un candidato, a seconda di come è stato impostato. Il mio consiglio è sicuramente quello di indicare dati reali e di esprimere nel proprio obiettivo professionale un concetto conciso e facilmente interpretabile.
Quando cerchi lavoro da neolaureato devi mettere in conto alcune possibilità negative:
- In quanto laureato appena uscito dall’Università e senza esperienze lavorative alle spalle, ritengono che tu non sappia fare nulla.
SOLUZIONE: Con il giusto cv e la giusta presentazione, puoi dimostrare a chiunque di essere all’altezza del ruolo che vuoi ricoprire (qui trovi tanti utili suggerimenti). - Non importa quanto hai studiato per quel titolo, perché potrebbero proporti una mansione completamente diversa.
SOLUZIONE: Sii flessibile, soprattutto se vuoi cominciare a lavorare quanto prima, perché in questo modo comincerai a fare esperienze che arricchiranno il tuo che e che potranno avvicinarti sempre di più al tuo lavoro ideale. - Per tutto quanto detto sopra, non aspettarti un primo stipendio coerente con la fatica che hai speso per laurearti, perché oggi viviamo in una società in cui vi è un totale appiattimento da questo punto di vista, e i percorsi di inserimento al lavoro sono tutti tremendamente mediocri e poco meritocratici (hai mai sentito parlare di “generazione mille euro?”, eccoci qui).
SOLUZIONE: Se la tua priorità è trovare un lavoro, allora accetta senza esitare, perché lo stipendio può sempre aumentare, oppure abbi pazienza e continua a cercare finché la retribuzione non soddisferà il tuo desiderio.
Ovviamente non è detto che tu debba confrontarti con situazioni simili, ma meglio essere pronti.
Il primo colloquio
Ce l’hai fatta, eccoti qui, pronto ad entrare nel mondo del lavoro. Un giorno il tuo telefono squilla: “Salve, parlo con il dottor…”.
Tu (sorpreso, eccitato e impaurito) rispondi: “Sì, sono io” (ti atteggi ovviamente con una voce da dottore).
Ti convocano per il tuo primo colloquio dopo due giorni. Appena chiuso il telefono ti parte in testa la voce di Caressa: “Si va a Berlino!”, cominci ad urlare come un pazzo e a correre per la stanza. Cosa indossare quel giorno? Che domande mi faranno? Devo ripetere qualche materia? La tua mente è affollata da mille pensieri. Cercherò di rispondere a tutte le tue domande:
- Cosa indossare?
Per quanto riguarda l’abbigliamento, lascia perdere gli “Steve Jobs-oriented” che ti consiglieranno di vestire “casual” o di non curare l’aspetto esteriore. L’aspetto e l’abito contano moltissimo, soprattutto nel primo impatto. È fondamentale che tu vada ordinato, pulito e professionale. Che tu sia un uomo o una donna, punta sul sobrio: pantalone e camicia (giacca opzionale, ma ci sta). Se sei donna, va benissimo anche un tailleur. - Devo prepararmi su qualche materia in particolare?
Sulle domande e sulla relativa preparazione il consiglio è solo uno: che tu sia un ingegnere, un matematico, un avvocato, un perito, un ragioniere, un commercialista oppure un un’umanista, non ha alcun senso riaprire i libri uno o due giorni prima del colloquio. Piuttosto è bene che tu quel giorno sia risoluto e che risponda da professionista quale sei, perché se avrai la fortuna di avere davanti una persona seria valuterà principalmente quello. - Che domande mi faranno?
Il 99% dei colloqui cominciano tutti non con una domanda, ma con un invito: “Parlami di te.”
Un’esortazione apparentemente innocua ma che, unita alla tensione del colloquio, può provocare un blackout totale nella tua mente. In realtà non è difficile preparare una risposta adeguata, ma ti consiglio di leggere “Cosa rispondere a “parlami di te”“, per avere qualche spunto ad effetto.
Il mondo del lavoro: cosa aspettarsi
Il mondo del lavoro è complesso, ma non è detto che tu non sappia trovare la giusta chiave di lettura. Potresti aver bisogno di giorni o di anni per trovare le tua giusta collocazione, ma tu persevera e cerca di cogliere il positivo anche dalla peggiore delle esperienze.
Col passere del tempo il tuo bagaglio esperienziale si arricchirà di situazioni, eventi e conoscenze nuove, che ti aiuteranno ad orientarti nella giungla del mondo lavorativo.
Se punti in alto e vuoi sapere di più sulla differenza tra essere leader e un capo, leggi il nostro articolo “Differenze tra autoritario e autorevole: come essere un leader“.
In ogni caso, in bocca al lupo per il tuo primo colloquio di lavoro dopo la laurea!
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